DELLA ROVERE 1 CSI DELFINO 1

Mister Vitali ha trovato ormai la quadra col 3-5-2, solo all' apparenza un modulo conservativo, infatti il terzetto di difesa spesso gioca coi piedi sulla linea di metà campo, i braccetti accompagnano l'azione e si concedono  scorribande in area avversaria, mentre i quinti intelligentemente tagliano il campo per dare man forte alla manovra offensiva.
Un gioco frizzante e meccanismi ben oleati ci rendono spesso pericolosi: clamorosa l'occasione sciupata da Marinelli che, dopo un ottimo inserimento su una illuminante imbucata di Litargirio, cicca la palla a tu per tu col portiere. Agli avversari invece basta poco, troppo poco, per passare in vantaggio: calcio di punizione, Frattini para, ma la palla scivola e l' attaccante ribatte in rete. Rialziamo la testa e per tutta la ripresa giochiamo a torello, costringendo il Delfino nella sua area e concedendo solo qualche isolata ripartenza. Palloni che sibilano a fil di palo, salvataggi in corner, parate, un goal annullato e un rigore per fallo di mano negato. Il vantaggio vacilla ma resta in piedi. Alla fine servirà un autogol per rompere l' incantesimo che stregava la porta.
Da lì allo scadere una sospetta epidemia di crampi si diffonderà tra i giocatori avversari e diventerà praticamente impossibile giocare.  
Il CSI Delfino ci strappa due punti, punendoci alla prima disattenzione per poi limitarsi ad incassare i nostri colpi fino al gong. I giudici di un incontro di pugilato ci avrebbero sicuramente premiato con una vittoria ai punti, mentre l'arbitro non ci concede nemmeno di battere l' ultimo corner e fischia lo scadere con la palla ferma accanto alla bandierina.
Lasciamo il campo forti della buona prestazione e del bel gioco ma con l'urgenza di tradurlo in goal...Forza Della Rovere.